ETTA SCOTTI

02.01.1943 - Teramo

Nata a Teramo nel 1943, si trasferisce a Vicenza. Dal talento già evidente in giovane età e conclusi gli studi superiori, Etta Scotti frequenta l'Istituto d'Arte Pietro Selvatico di Padova e la Libera Scuola di Nudo dell'Accademia di Belle Arti a Venezia. Nel frattempo inizia in modo indipendente a partecipare a concorsi d'arte; nel 1961 ottiene, a soli 18 anni, il Primo Premio e la Medaglia d'Oro in sede alla Mostra d'Arte degli Studenti Italiani, presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma. Seguono una serie di riconoscimenti, nazionali e internazionali, che mettono in evidenza il felice riscontro della sua proposta artistica presso tipi di pubblico anche diverso. Dal 1970 inizia ad approfondire gli studi di didattica per l'apprendimento del linguaggio visivo, dell'educazione all'immagine e per l'approfondimento in età scolare del gioco creativo coordinando così corsi di aggiornamento per insegnanti ed interventi specializzati durante le ore curriculari.

Nel 1971 è ospite di ArteFiera Vicenza per l'oreficeria con le sue incisioni su argento.

Insegna disegno e storia dell'arte nella scuola superiore e collabora con realtà come l'Istituto Culturale di Scienze Sociali Nicolò Rezzara e la Biblioteca Bertoliana di Vicenza, tenendo esposizioni a Palazzo Costantini dedicata agli itinerari didattico-pedagogici per le scuole della città. Per la stessa Bertoliana, e ad uso delle scuole della provincia, pubblica inoltre il volume Viaggio nell'espressione figurativa: il pianeta Arcimboldo (1987). Nello stesso anno è invitata con il suo gruppo di ricerca a realizzare una ex tempore presso Palazzo Grassi a Venezia, durante la mostra dedicata all'artista milanese.

Grazie al riconoscimento della sua esperienza nel settore, è tra i relatori della tavola rotonda bolognese La parola ad educatori, illustratori e scrittori, indetta all'interno della Mostra sull'Informazione per Ragazzi.

Nel 1992 cura e dirige l'esposizione Qui Vicenza. Perché consumare il mondo? Dieci anni della scuola vicentina per l'ambiente, presso la Basilica Palladiana, coordinando l'allestimento delle opere di 8000 allievi delle scuole di primo e secondo grado. L'evento per la sua rilevanza viene ripreso dalle reti televisive nazionali.

In occasione del restauro della chiesa dei Filippini a Vicenza, licenzia due serigrafie in 90 esemplari, così come nel centoventesimo anniversario della Croce Rossa italiana, per i cui eventi celebrativi pubblica una tiratura serigrafica e cura dei manifesti e scenografie.

Crea le scenografie e i costumi di alcuni spettacoli di danza tenutasi presso la Basilica Palladiana e il Teatro Roma di Vicenza.

È fondatrice nel 1992 di A.R.C.A. (Associazione Ricerca Culturale Artistica).

Nella carriera si dedica anche al ritratto, utilizzando la tecnica vaporosa ed eterea che la contraddistingue ed immortalando, tra gli altri, attori di teatro quali Valeria Moriconi, Paola Quattrini e altri.

Segue seminari di archeologia a Tarquinia e Cerveteri, partecipando attivamente agli scavi e ai restauri. Infine negli anni Settanta conduce a Parigi presso il Musèe de l'Homme diverse ricerche sulle culture popolari, volano per le sue esperienze legate alle maschere sul mito, nonché alle testine per il teatro dei burattini, che trasferisce anche nei suoi ambienti didattici.

 

Espone in numerose personali e collettive, in Italia e all'estero (in particolare Svezia, Argentina e Iraq). Le sue opere sono entrate a far parte di alcune note collezioni private e pubbliche, come la Collezione Magnani, la Collezione  Sacis RAI, la Collezione Intercontinentale Assicurazioni, la Collezione dell'Ambasciata Italiana di Stoccolma.

 

Hanno parlato di lei tra gli altri: Cristina Borin, Renato Civello, Fiorenza Conti, Giorgio De Chirico, Silvia Del Pozzo, Pericle Fazzini, Antonio Gasbarinni, Sandra Gianattasio, Primo Levi, Giuliano Menato, Dirani Mistrorigo, Guido Perocco, Paolo Rizzi, Marica Rossi, Giorgio Segato, Remo Schiavo, Giuseppe Urgaretti.

 

 

Il colore interagisce con le emozioni umane; ad ogni colore è legato uno stato d’animo e i colori si attivano a vicenda in molte sfaccettature che da soli non avrebbero.

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